L’Elmo di Minerva, n. 2/2019 – Associazione Nazionale Ufficiali Tecnici dell’Esercito Italiano
L’ingegnere è chiamato a ricoprire un ruolo di collegamento con le operazioni, in qualità di facilitatore dell’elicitazione. Termini criptici, questi, che racchiudono l’approccio moderno al miglioramento: è fondamentale garantire il corretto dialogo e la reciproca comprensione tra la parte ingegneristica e la parte operativa. Le risorse tecniche hanno quindi l’onere di acquisire e approfondire le necessarie conoscenze e competenze operative. Sia in ambito militare che in ambito industriale, tali figure professionali trasversali rappresentano un importante valore aggiunto in grado di agevolare l’innovazione e il miglioramento. La componente umana nei percorsi di cambiamento può essere difatti un fattore abilitante o, se non correttamente gestita, un fattore di rischio. Le parti coinvolte devono aderire al miglioramento, condividendolo e promuovendolo, sviluppando ove necessario le proprie professionalità e i propri profili comportamentali.
L’ampliamento operativo del classico profilo dell’ingegnere agevola il confronto, la comprensione e la traduzione delle esigenze di alto livello in veri e propri piani di azione. Nulla di più importante per il buon governo del miglioramento.